Negli ultimi anni la presenza di un animale da compagnia all’interno delle case degli esseri umani ha raggiunto livelli da alcuni punti di vista prima inimmaginabili.

Si stima che in Europa siano ben oltre 350 milioni gli animali che condividono la propria vita con quella degli uomini, in un rapporto quasi di uno aduno, considerata la popolazione umana.

In fondo il rapporto che la specie umana, fin dall’inizio dei tempi, ha stabilito con il resto del mondo animale è stato da sempre profondo e viscerale. L’animale, infatti, è in grado spesso di supplire ai vuoti interiori e alle esigenze di contatto emotivo e affettivo intimo sempre più difficili nel mondo di oggi.

Dare del cibo a un animale, occuparsene e prendersene cura è un atto affettivo che fa bene non solo all’animale ma, forse, in misura anche maggiore a chi lo fornisce. Prendere un animale in casa, però, col quale stabilire un rapporto di scambio emotivo profondo è tutt’altra cosa dal decidere di occuparsi di Pet Therapy.

Le Animal Assisted Therapies, infatti, implicano criteri, skills e professionalità specifiche, nonché una profonda formazione non solo nell’ambito più prettamente etologico, ma anche e soprattutto in quello delle relazioni d’aiuto. D’altra parte oggi è stato più che assodato che addirittura basta la sola presenza di un animale in una stanza per innescare nelle persone una molteplicità di reazioni fisiologiche tipo diminuzione della pressione sia diastolica che sistolica, regolarizzazione del battito cardiaco, regolarizzazione e distensione della respirazione, rilassamento generale nel tono muscolare e nelle espressioni del viso.

È per questo che gli interventi svolti con l’ausilio dell’animale possono muoversi all’interno di diversi ambiti di applicazione: dagli ambiti più prettamente psicologici (stati depressivi, manifestazioni di ansia, separazioni, lutti ecc.), all’ambito geriatrico, fino a quelli penitenziario o delle tossicodipendenze.

Ma non tutti gli animali sono adatti e non ogni specie può essere funzionale a tutti questi scopi.

Si può lavorare con diversi animali: cani, gatti, cavalli, piccoli roditori, conigli, uccelli da voliera stando attenti a scegliere l’animale giusto in funzione degli obiettivi che ci si prefigge.

Linee Guida Nazionali – IAA (documento ufficiale in PDF)